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In Amorim l’innovazione è la forza


Un materiale antico, con lo sguardo rivolto al futuro. Questa è la combinazione vincente che fa sì che Corticeira Amorim, con una storia di oltre 150 anni, continui a guidare l'industria del sughero e trovi costantemente nuovi modi per aumentare il valore aggiunto di questa materia prima. In tutte le business unit, Ricerca & Sviluppo + innovazione (R&S+i) è una delle principali strategie del gruppo, continuando a dimostrare che lo spirito innovativo è parte del suo DNA. Nato come il primo laboratorio specializzato in qualità, produzione e controllo di processo (Labcork, creato nel 1983), ha acquisito una dimensione tale che R&S+i comporta attualmente un investimento medio annuo di oltre otto milioni di euro.

Materiale eccezionale, che riunisce un insieme di proprietà che nessun materiale artificiale è riuscito a replicare, il sughero è sempre più richiesto in settori quali l'edilizia sostenibile, l'industria aeronautica e aerospaziale, la mobilità, il design, l'architettura e le arti, il paesaggio, o sportivo. Per questo motivo investire in ricerca e sviluppo significa investire nello sviluppo di questi settori ma anche, per le loro caratteristiche uniche, contribuire a rispondere alle sfide future del nostro pianeta. Non è necessario reinventare la ruota (o, in questo caso, il tappo). Basta trovare modi innovativi per applicarlo.


Amorim Cork: la perfezione migliorata

Miguel Cabral, direttore della Ricerca e Sviluppo di Amorim Cork, non ha dubbi. Negli ultimi anni, mentre il mondo si chiudeva e sembrava rallentare, «c'è stato un salto molto significativo in termini di performance del sughero in termini di TCA». Vincere la guerra contro il composto tricloroanisolo, acerrimo nemico dei tappi di sughero, continua ad essere uno dei principali obiettivi di ricerca, sviluppo e innovazione presso Amorim Cork. Non solo sviluppando tecnologie completamente nuove, ma perfezionando e ottimizzando le tecnologie esistenti per aumentare l’efficacia, l’affidabilità e la produttività. Il lancio, nel 2021, di Xpür, una tecnologia di fluidi supercritici, sviluppata per i tappi tecnici, consente «qualsiasi granulato con una certa concentrazione di TCA, qualunque esso sia, di essere trattato e di ritornare a valori non rilevabili». Garantendo che tutto il granulato abbia prestazioni di TCA non rilevabili, la tecnologia garantisce la qualità dei tappi tecnici. Attualmente ci sono tre reattori installati negli stabilimenti di Amorim Cork ed, entro la fine dell'anno, altri sei reattori saranno in funzione. Anche per quanto riguarda i tappi di sughero naturale lo sviluppo è stato «straordinario». Attraverso un processo di desorbimento termico chiamato Naturity, lanciato nel 2021, «i tappi naturali vengono trattati prima dell'analisi NDtech, e questo significa che NDtech ha una produttività molto più elevata perché lo scarto è molto più basso», spiega Miguel Cabral. Tutti i tappi naturali prodotti da Amorim Cork vengono sottoposti a questo processo di pulizia, prima di ogni analisi individuale, tappo per tappo, utilizzando l'imbattibile tecnologia NDtech. E se c’è qualcosa che caratterizza l’innovazione è che è in continua evoluzione. Questo è proprio ciò che accade con una tecnologia come NDtech, lanciata nel 2014 da Amorim Cork, ma in “sviluppo permanente”. Attualmente le apparecchiature installate raggiungono “produttività straordinaria” e “risultati eccellenti”, ma c’è sempre spazio per miglioramenti. Ad esempio, attraverso lo sviluppo di un nuovo algoritmo, più efficace nel rilevare il TCA, che riduce il numero di “falsi positivi”. Si tratta di sistemi di intelligenza artificiale e deep learning applicati alla chiusura più prestigiosa del mondo, che non ci impediscono di continuare a guardare con attenzione alla complessa interazione tra il tappo e il vino. E cercare di capirlo attraverso la scienza. Questo è un altro ambito che ha ricevuto maggiore attenzione da Amorim Cork, e negli ultimi anni, sulla base delle ricerche, sono stati pubblicati numerosi studi scientifici che gettano nuova luce sull'argomento, sia nel caso dei vini fermi che degli spumanti. Sulla base dei risultati della ricerca è possibile segmentare il portafoglio prodotti e offrire soluzioni sempre più adatte a ciascun vino. Perché la chiusura forse non farà il vino, ma avrà sicuramente un “ruolo enologico” nella sua evoluzione. E la scienza lo conferma. Ad ogni vino il suo tappo, e che sia quello giusto.

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